Libro dei Salmi Federico II

Tra i più importanti manoscritti conservati nella Biblioteca Riccardiana di Firenze, il Salterio di Federico II (n. 323),  in pergamena e risalente al 1235, è stato scelto per una riproduzione in facsimile che porta il titolo Libro dei Salmi di Federico II.

Questo codice membranaceo, commissionato da Federico II per la terza moglie Isabella d’Inghilterra, attesta, da un lato l’abile politica dell’imperatore svevo che rafforzò il suo potere legandosi al potente casato straniero e dall’altro costituisce una delle più raffinate espressioni della tradizione stilistica bizantina.

Un pregevole gioiello, un manoscritto miniato in qualche scriptorium dell’Asia minore, tra il 1235 e il 1237, che per la prima volta viene presentato al pubblico dei bibliofili e degli amanti dell’arte in omaggio a una figura storica della quale rimangono illustri memorie in tutta la nostra penisola.

Oro, gioielli, collane, vasellame, suppellettili e, probabilmente, anche quel libro dei salmi che avrebbe dovuto accompagnare l’imperatrice nelle preghiere quotidiane costituivano la sontuosa dote delle nozze, solennemente celebrate a Worms il 20 luglio del 1235.

Caratteristiche tecniche

 

  • Stampa con speciale retinatura a modulazione di frequenza e applicazione di oro in polvere.
  • Volume di 360 pagine formato cm 16×22
  • Contenuto in un elegante cofanetto rivestito in seta e rilegato artigianalmente  in pelle bianca con impressioni in oro sul dorso.
  • Commentario di corredo rilegato in canapa grezza.
  • Tiratura limitata a soli 300 esemplari per il mercato italiano e 200 esemplari per il mercato estero e per enti, biblioteche e istituzioni.
  • In collaborazione con la Biblioteca Riccardiana di Firenze.

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