Michelangelo genio della pittura e della scultura durante la sua lunga vita artistica fu anche architetto ed ebbe modo di progettare e realizzare alcune importanti opere architettoniche come la Sagrestia Nuova e la Biblioteca Laurenziana a Firenze mentre è a Roma che si trovano gli edifici più importanti in cui Michelangelo poté esprimere pienamente il suo stile personale  come la facciata di Palazzo Farnese e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, solo per citarne alcuni.

Una mostra inaugurata a San Marino lo scorso dicembre e aperta al pubblico fino al 14 maggio permette di scoprire questo aspetto meno noto dell’opera dell’artista.  L’esposizione dal titolo “Michelangelo architetto. I disegni di Casa Buonarroti” ripercorre l’iter creativo di Michelangelo Buonarroti in uno dei campi che maggiormente contraddistinse la sua attività artistica, l’architettura. L’esposizione, prodotta e organizzata dall’Associazione MetaMorfosi in collaborazione con la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze è stata  curata da Alessandro Cecchi, direttore della Fondazione  viene ospitata a San Marino, patria dell’architetto Giovan Battista Belluzzi (1506-1554) detto il «Sanmarino», uno dei protagonisti del Rinascimento militare italiano, consentendo così un interessante confronto con i progetti michelangioleschi.

E’ proprio a Casa Buonarroti infatti che è conservato il corpus più ampio di disegni autografi di Michelangelo, preziose carte che per motivi conservativi vengono esposte a rotazione e per periodi limitati. Tra queste sono stati selezionati i fogli dedicati alle grandi opere architettoniche, un itinerario che ripercorre i diversi momenti in cui l’artista si occupò di architettura come ad esempio il disegno per il concorso della sistemazione del tamburo della cupola di Santa Maria del Fiore, quello per la facciata della Basilica di San Lorenzo a Firenze, i disegni della Sagrestia Nuova e della Biblioteca Laurenziana ma anche quelli delle fortificazioni per la difesa di Firenze repubblicana, il disegno della Chiesa romana di San Giovanni dei Fiorentini, rimasta in fase di progetto, per arrivare alla fabbrica di San Pietro, alla Cappella Sforza in Santa Maria Maggiore e a Porta Pia, opere tutte  a Roma, futura capitale d’Italia.

La Chiesa di San Giovanni dei fiorentini a Roma rappresenta la fase finale dell’attività di progettazione di Michelangelo che all’epoca, nel 1559,  aveva ottantaquattro anni. La chiesa doveva essere costruita tra la sponda del Tevere e via Giulia e dedicata a San Giovanni, patrono di Firenze e i santi Cosma e Damiano, patroni dei Medici. Il progetto che prevedeva al centro un altare circondato da otto paia di colonne e agli angoli quattro cappelle venne prescelto e sottoposto a Cosimo dei Medici nel 1560 ma non  fu realizzato, la costruzione della chiesa iniziata da Giacomo della Porta nel 1582 con una pianta a croce latina, fu terminata da Carlo Maderno.

Nel disegno sono ben visibili le modifiche al progetto e le correzioni che Michelangelo apportò con interventi a penna e a pennello. Se ci soffermiamo invece all’opera di  Michelangelo “architetto militare”, questo aspetto era stato  ben valorizzato nel settembre del 2017 a Casa Buonarroti grazie alla mostra “Michelangelo e l’assedio di Firenze” sempre a cura di Alessandro Cecchi, dedicata all’assedio delle truppe imperiali a Firenze nel 1530. Il 12 agosto di quell’anno  infatti  Firenze  capitolava, arrendendosi alle truppe imperiali, dopo aver resistito per dieci lunghi mesi. I Medici potevano così ancora una volta farvi ritorno dopo esserne stati cacciati nel 1527 con la proclamazione della Seconda repubblica, seguita al Sacco di Roma. Centro nevralgico della difesa della città repubblicana era stato il complesso di San Miniato, circondato dai bastioni in terra, apprestati da Michelangelo come architetto militare. 

A testimonianza di questa sua attività Casa Buonarroti conserva venti disegni  databili agli anni 1528-1529, con progetti di fortificazioni per rinforzare e ammodernare le mura trecentesche, fogli che rimasero a stadio progettuale ma che rappresentano un nucleo unico al mondo.

 

Sebastiana Gangemi

Non perderti il nostro volume “Michelangelo, i disegni più belli”:

Per maggiori informazioni clicca qui:

×

 

Contattaci!

Scrivici per aver maggior informazioni sui nostri prodotti

×