Il MUDEC di Milano ospita, fino al 31 luglio “Marc Chagall. Una storia di due mondi” un’esposizione che per la prima volta affronta l’opera dell’artista russo da un nuovo punto di vista, collocandola nel contesto del suo background culturale grazie alla straordinaria collezione dell’Israel Museum di Gerusalemme che ha partecipato alla realizzazione della mostra con oltre un centinaio di opere.

Il progetto espositivo è dedicato in particolare ai lavori grafici di Chagall e alla sua attività di illustratore editoriale. La mostra ripercorre alcuni temi fondamentali della vita e della produzione dell’artista: dalle radici nella nativa Vitebsk all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter  dedicati alla vita di Bella nella comunità ebraica e pubblicati dopo la sua prematura scomparsa.

L’editore francese Ambroise Vollard nel 1923 commissionò all’artista una serie di acqueforti dedicate a Le anime morte di Gogol e successivamente illustrò anche l’edizione de le Favole di La Fontaine e la Bibbia, alcuni di questi lavori si trovano in mostra.

La poliedrica identità dell’artista è messa in evidenza nel corso dell’esposizione dove si conosce il bambino ebreo di Vitebsk, il marito illustratore dei libri dell’amata moglie fino all’originale moderno pittore che più di ogni altro ha saputo rendere omaggio alla travagliata storia del popolo ebraico.

In mostra anche una serie di oggetti rituali usati durante le cerimonie religiose delle comunità ebraiche e che spesso si trovano nelle opere di Chagall, nel percorso della mostra installazioni multimediali a cura di Kaos Produzioni con la collaborazione di Jacopo Veneziani accompagnano il visitatore in un affascinante viaggio alla scoperta dell’artista.

Nel corso della sua straordinaria carriera Chagall ha prodotto numerose opere grafiche, disegni, incisioni, litografie, dimostrando di essere un maestro della linea e della superficie oltre che un eccellente colorista. La joie de vivre degli anni della sua formazione trova espressione nell’arte di Chagall nei colori vivaci e nelle immagini ricche ed evocative, ora malinconiche, ora gioiose, temi archetipici del suo lavoro e riconoscibili da tutti.

Sebastiana Gangemi

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