Grande attesa per l’appuntamento del 6 luglio a Londra per la Old Masters Sale quando verrà battuto all’asta, il terzo nell’arco degli ultimi cento anni, un’opera del Beato Angelico. Si tratta di una tavola che rappresenta “La Crocifissione con la Vergine, San Giovanni Battista e la Maddalena”, una tempera su fondo oro delle dimensioni di 60 X 34 cm che è stata stimata tra i 4 e i 6 milioni di sterline.

Opera pioneristica e realizzata con molta probabilità durante gli anni venti del Quattrocento, quando Frà Giovanni, questo il nome dell’Angelicus Pictor, si trovava nel Convento di San Domenico, nella omonima località fiorentina, alle pendici di Fiesole. Qui il frate, originario di Vicchio del Mugello, iniziava a dipingere le opere destinate al convento e alla chiesa, la cui costruzione si era da poco conclusa grazie all’eredità lasciata nel 1418 dal nobile fiorentino Barnaba degli Agli.

A riscoprire l’opera, una trentina di anni fa, il vicepresidente di Christie’s UK Francis Russell, che la pubblicò sul Burlington Magazine nel maggio 1996, sei gli studiosi che ne hanno parlato e che la collocherebbero tra il 1419 e il 1424; l’opera sarebbe stata acquistata dal secondo Lord Ashburton, morto nel 1864, e  poi passata in eredità.

In tutto solo sette opere sono state vendute nelle aste del Beato Angelico e appena lo scorso anno, sempre da Christie’s, “San Domenico e la stigmatizzazione di San Francesco”, tempera e oro su tavola cm. 15,9 X 9,5 cm, che era stata esposta ad una importante mostra al Museo del Prado di Madrid raggiungeva la cifra di 4,7 milioni di dollari, ad oggi record price per l’artista.

 

Sebastiana Gangemi

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